SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ
Come accompagnare i genitori nel percorso terapeutico dei figli
La presa in carico di un bambino/a implica inevitabilmente la necessità di lavorare in maniera parallela con i genitori e l’intero nucleo familiare.
Innanzitutto è necessario che i genitori recepiscano quali siano gli obiettivi del percorso terapeutico, gli eventuali strumenti utilizzati e il perchè della loro scelta. Informare in maniera dettagliata ed accurata i genitori è un atto non solo etico e professionale, ma anche indispensabile per poter instaurare con loro una buona relazione terapeutica, caratterizzata da una solida base di fiducia. I genitori devono necessariamente sentirsi sicuri di poterci affidare i loro figli per il percorso terapeutico. A fronte di ciò credo sia altrettanto fondamentale accogliere in maniera empatica il motivo che li ha spinti a rivolgersi a noi professionisti.
Partire dal presupposto che il figlio sia un bene preziosissimo per il genitore mi ha aiutato nella mia pratica clinica ad approcciarmi in maniera empatica e sintonica all’accoglienza della famiglia. E’ importante che il genitore si senta accolto e in grado di potersi esprimere. Già solo la consapevolezza di aver dato voce ai propri dubbi e preoccupazioni può essere considerato un buon punto di partenza per la costruzione di un percorso insieme. Se il genitore si sentirà accolto e riconoscerà il significato del nostro lavoro con il bambino, allora trasmetterà fiducia e sicurezza anche a quest’ultimo, favorendo l’instaurarsi di una buona relazione terapeutica con noi.
In questo modo si viene a creare un lavoro in sinergia che coinvolge il professionista e l’intero nucleo familiare: accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita, lavorando su nodi specifici segnalati dai genitori (relazionali, sociali, scolastici, emotivi, affettivi etc…) e contemporaneamente sostenere la famiglia, aiutandola ad adattarsi al processo di cambiamento. Il bambino farà esperienza, attraverso la relazione terapeutica, di modalità relazionali nuove che lo aiuteranno a sperimentarsi attraverso schemi emotivi e comportamentali diversi; tale esperienza può diventare correttiva nella misura in cui viene riproposta anche in altri contesti, incentivando un processo di crescita e cambiamento.
Bibliografia:
Cassibba R., van Ijendoorn M., (2005). L’intervento clinico basato sull’attaccamento. Promuovere la relazione genitore bambino. Mulino, Bologna.
Toro M. B., (2013). La cura Psicologica del bambino. Un approccio cognitivo interpersonale al disagio infantile. Alpes, Roma.