L’importanza dell’attaccamento
Settembre 19, 2019La predisposizione innata presente nel bambino sin dai primi mesi dio vita a cercare la vicinanza ed il contatto con chi si prende cura di lui lo porta dunque anche a voler instaurare una relazione, con lo scopo di trasmettere all’adulto i propri stati emotivi ed affettivi. Lo stesso Bowlby afferma che la comunicazione affettiva tra caregiver e bambino ricopre un ruolo importante, poiché permette a quest’ultimo di riconoscere le proprie emozioni.
La relazione tra caregiver e bambino svolge una funzione regolatrice proprio perché consente inizialmente al bambino di esprimere i propri stati interiori,comunicando al caregiver bisogni ed esigenze; successivamente la risposta dell’adulto permetterà al bambino di dare significato alle proprie emozioni e ricevere informazioni relativamente alla propria necessità di sentirsi al sicuro e alla disponibilità del caregiver.
In base alla qualità dello scambio comunicativo nella diade e alla capacità dell’adulto di rispondere in sintonia alle esigenze del bambino, quest’ultimo costruisce dentro di sé degli schemi mentali, definiti Modelli Operativi Interni, di sé e dell’adulto di riferimento, che utilizzerà come strumenti per percepire la realtà esterna e rispondere ad essa. Tali modelli, in base allo schema vissuto nella relazione con la figura di attaccamento, permetteranno al bambino di regolare i propri comportamenti e prevedere la risposta dell’altro.
Bibliografia:
Cassidy J., Shaver P.R., (2002). Manuale dell’attaccamento. Teoria, ricerca e applicazioni cliniche. Roma, Fioriti.
Holmes, J., (1993). Jhon Bowlby e la sua scuola. Milano; Cortina Editore (1994).