POTENZIAMENTO COGNITIVO E METACOGNITIVO

 

Il potenziamento cognitivo è un training strutturato, finalizzato al rinforzo di abilità cognitive dominio generali (memoria, attenzione, funzioni esecutive etc) e all’utilizzo di strategie di apprendimento efficaci e compatibili alle esigenze del soggetto.

Il percorso viene ideato in base al profilo funzionale del soggetto, adattandolo alle sue caratteristiche, sfruttando al massimo i punti di forza e rendendo il meno impattanti possibile i punti di debolezza. L’assunto scientifico alla base di tale modalità di intervento è la plasticità neuronale, ossia il concetto che il sistema nervoso sia flessibile e dinamico, e riesca a modificare circuiti interni in funzione di nuove esperienze.

Nello specifico il training di potenziamento viene strutturato attraverso attività mirate che permettano di allenare le funzioni oggetto di attenzione, aiutando il soggetto ad utilizzare strategie più efficaci.

La metacognizione è un termine che viene utilizzato per indicare le conoscenze che un soggetto possiede del proprio funzionamento mentale, (Cornoldi, 2007).

Effettuare un training di potenziamento sulle abilità metacognitive implica un percorso di conoscenza delle proprie abilità e funzioni cognitive, che aiuta il soggetto ad adottare strategie di adattamento e apprendimento affini alle proprie esigenze, sfruttando le proprie potenzialità.  Oltre alla conoscenza delle proprie abilità la metacognizione permette di effettuare  un controllo delle stesse, rendendo il soggetto in grado di monitorare la propria prestazione, gestendo pause, autoverifiche, riflessioni etc. (Cornoldi, 2007). Molte ricerche confermano che programmi metacognitivi si rivelano efficaci per tutti gli apprendimenti scolastici, agendo in maniera positiva anche sull’atteggiamento verso lo studio, sulla capacità di organizzare e programmare un’attività, e far fronte ad una richiesta, (De Beni e Pazzaglia, 1991).

Bibliografia:

Cornoldi C., (2007):  Difficoltà e disturbi dell’apprendimento, (a cura di). Bologna, Il Mulino.

De Beni R, Pazzaglia F., (1991): Lettura e Metacognizione. Centro Studi Erickson, Trento.

 

 

DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono dei disturbi evolutivi specifici, che si manifestano in presenza di una dotazione intellettiva nella norma.

Essi presentano una matrice neurobiologica, per questo sono considerati innati e costituzionali e non dipendono dalla volontà o dalla motivazione dell’individuo.

La Consesus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità 2011 li ha definiti “disturbi che coinvolgono specifiche abilità, salvaguardando il funzionamento intellettivo globale. Ciò che viene intaccato sono le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici, ossia gli apprendimenti impliciti”.

In base al dominio delle abilità compromesso i DSA sono stati distinti in:

  • Dislessia: disturbo specifico della lettura
  • Disortografia: disturbo specifico della scrittura per la componente ortografica
  • Disgrafia: disturbo specifico della scrittura nella realizzazione del gesto grafico
  • Discalculia: disturbo specifico del calcolo

L’intervento in questo caso  si configura come un trattamento, volto a (ri) abilitare quello specifico dominio di abilità oggetto di attenzione clinica.

Con il termine Bisogni Educativi Speciali si fa riferimento ad una vasta categoria di esigenze educative, a volte anche transitorie, dovute a motivi fisici, biologici, psicologici e sociali, di fronte ai quali è importante che le scuole attivino una didattica adeguata e personalizzata ( Direttiva Ministeriale del 27-12-2012). La presente normativa indica come appartenenti ai BES l’area della disabilità  (tutelata dalla legge L 104/92), l’area dei disturbi evolutivi specifici, tra cui i DSA tutelati dalla legge L.170/92, ed infine l’insieme di situazioni caratterizzate da svantaggio socio-culturale, economico e linguistico.

 

Bibliografia:

Consensus Conference (2007), Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento-Raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, Milano, 26 gennaio; citato in Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (2016), I DSA e gli altri BES; Indicazioni per la pratica professionale, Roma, 26 febbraio.

Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (2016), I DSA e gli altri BES; Indicazioni per la pratica professionale, Roma, 26 febbraio.

Istituto Superiore di Sanità (ISS), Sistema Nazionale Linee Guida (2011), Consensus Conference Disturbi Specifici di Apprendimento, http://snlg-iss.it/cc_disturbi-specifici-apprendimento; citato in Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (2016), I DSA e gli altri BES; Indicazioni per la pratica professionale, Roma, 26 febbraio.